Pseudonimo di
Gianfranco Corsi.
Regista teatrale e cinematografico italiano. Studiò architettura a
Firenze e fu attore e scenografo nella compagnia di A. Bissoni. Divenuto
assistente alla regia di Luchino Visconti, realizzò le scenografie, tra gli
altri, di
Un tram che si chiama desiderio (1948). La sua prima regia
teatrale fu
Lulú (1950) di Bertolazzi e nel 1953 mise in scena
Cenerentola di Rossini, diventando uno dei più competenti fra i
registi lirici contemporanei, giudizio che venne confermato dai successivi
allestimenti de
La Traviata (1958);
Don Giovanni (1958);
Lucia
di Lammermoor (1959);
Euridice (1960);
Cavalleria rusticana e
Pagliacci (1981);
Turandot (1983);
Carmen (1995), fino alla più recente
Aida di Giuseppe Verdi messa
in scena alla Scala di Milano nel dicembre 2006. Nel campo della prosa, fra le sue migliori regie rimangono
le messinscene shakespeariane per l'Old Vic di Londra (
Romeo e Giulietta,
1961, e
Otello, 1961) e le regie di opere di autori contemporanei (
Chi
ha paura di Virginia Woolf?, 1953, di E. Albee, o
Dopo la caduta,
1964, di A. Miller). Come accennato,
Z. esordì in ambito cinematografico quale aiuto regista
di Visconti e poi di Michelangelo Antonioni e Roberto Rossellini; importanti furono le sue versioni per il
grande schermo di opere shakespeariane (
La bisbetica domata, 1967;
Romeo e Giulietta, 1969;
Amleto, 1991), la biografia di San Francesco (
Fratello
Sole,
sorella Luna, 1972), il colossal televisivo
Gesù di
Nazareth (1977), opere che diedero al regista vasta popolarità.
Nei due film successivi (
Il campione, 1979;
Amore senza fine,
1981) alla raffinatezza figurativa e allo sfarzo della messa in scena precedenti
si sostituirono un ricercato manierismo e una profonda nota patetica. Nel 1983
Zeffirelli firmò la regia cinematografica de
La Traviata,
ritornando alla regia teatrale con
Maria Stuarda di Schiller. Nel 1986
presentò al Festival di Cannes
Otello, una versione dell'opera
verdiana. Tra le regie cinematografiche successive, si ricordano
Il giovane Toscanini (1987),
Storia di
una capinera (1993),
Jane Eyre (1995),
Un tè con
Mussolini (1999),
Callas forever (2002),
Tre fratelli (2005).
Nel 2002 ricevette il David di Donatello alla carriera (n. Firenze 1923).